Pippo Baudo, l'ultima speranza per la tv

La televisione sta passando un periodo difficile, o meglio sta attraversando una fase di cambiamento, come i quattordicenni alle prese con brufoli, primi amori e problemi adolescenziali.


Quest'anno la televisione italiana ha compiuto sessant'anni, ma se fino a qualche mese fa sembrava una modella svedese, ora il nostro mezzo di comunicazione preferito appare più simile a un'anziana signora alle prese con l'artrosi.

Internet ha cambiato per sempre la tv e questa cosa è ormai appurata da tutti, quindi sviscerare questo argomento, o meglio parlare di qualcosa di già noto è noioso, scontato e soprattutto controproducente! 

La televisione si è invecchiata improvvisamente, format che sembravano inossidabili, conduttori che apparivano inarrivabili, programmi che catalizzavano l'attenzione di milioni di telespettatori sono iniziati a crollare... La televisione è in crisi, senza se e senza ma! Cosa fare dunque? 

Semplicemente, assolutamente, immediatamente INNOVARE!!

L'arrivo di un nuovo mezzo di comunicazione ha sempre influenzato la fruizione di quelli esistenti, è stato così per la radio, per il cinema e ora è così per la tv.

In questo momento i produttori televisivi devono scommettere e innovare, devono essere in grado di comprendere l'andamento dei tempi e dare una forte sterzata a quanto fatto fino a oggi, ma come?

La scelta più comune è puntare sui nuovi nomi del mondo dello spettacolo o ricordaRE allo spettatore di commentare su Twitter e Facebook, ma se tutto ciò fosse inutile? Negli ultimi anni abbiamo visto nascere tanti nuovi conduttori e conduttrici, ma il 90% di loro sembra essere scomparso tra flop e ascolti disastrosi. Gli unici presentatori di successo sono coloro che hanno iniziato la carriera tra i cotonati anni '80 e i pop anni '90: Carlo Conti, Maria De Filippi, Barbara d'Urso, Gerry Scotti, Paolo Bonolis, Antonella Clerici, Piero Chiambretti e via dicendo.

Quindi puntare su di loro? Per me semplicemente, assolutamente, inderogabilmente NO! E allora su chi? Sull'unico, inarrivabile e instancabile... Pippo Baudo.

Probabilmente ora starete ridendo o avrete già chiuso la pagina con l'intenzione di non fare più ritorno su questo blog, ma concedetemi ancora qualche riga, poche, ve lo giuro!


Pippo Baudo è il re della tv, e su questo non si discute, ma allo stesso tempo il conduttore è scomparso dai palinsesti, e anche questo è altrettanto indiscutibile, ma se lui fosse l'unico a poter risollevare le sorti della tv?

Pippo è l'uomo con più esperienza televisiva e qualunque cosa se ne dica, il suo modo di fare tv è inarrivabile. Dopo più di cinquant'anni di servizio alla Rai, Pippo non si è visto rinnovare il contratto, o al massimo ha preso parte a programmi tv con ruoli marginali, ma se invece gli venisse affidato un nuovo programma?

Pippo Baudo è l'unico anello di congiunzione tra i telespettatori adulti e quelli giovani. I più anziani lo amano, i più giovani lo conoscono, e allora perchè non affidargli la guida di un nuovo programma? Una trasmissione che riesca a intercettare il pubblico anziano, ma che sia anche in grado di appassionare i più giovani, un programma con contenuti per i telespettatori meno giovincelli, ma con una fruizione intermediale. In questo modo i più grandi tornerebbero a guardare la tv e i giovani troverebbero una nuova spinta per non abbandonare il mezzo televisivo.

Logico, affidargli un programma e pensare che i soli spot pubblicitari possano fare tutto è inutile, bisogna creare l'evento, bisogna far si che il pubblico percepisca la trasmissione come gli americani vedono il SuperBowl. Bisogna ridare solennità alla tv e l'unico in grado di farlo è Pippo.

Sogno? Probabilmente, ma lasciatemi sognare!







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